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Cosa fare prima di volare

Anzitutto è consigliabile leggere attentamente le istruzioni per l’uso e familiarizzarsi con il modello. I primi voli devono avvenire su un prato per non correre il rischio di arrecare danni a persone o animali. Un drone non è un giocattolo: un utilizzo improprio può essere pericoloso e provocare lesioni a terzi!

In linea di principio sì: per filmare paesaggi non è necessaria un’autorizzazione da parte dell’UFAC, a condizione che il drone rimanga nel campo visivo del pilota. Anche in questo caso bisogna rispettare la sfera privata e l’ambiente, ad esempio le zone di protezione dell’avifauna. Non è, inoltre, consentito effettuare riprese al di sopra di impianti militari.

In linea di principio sì. I droni telecomandati di peso inferiore a 30 kg non necessitano di un’autorizzazione se il pilota mantiene costantemente un contatto visivo con l’apparecchio: queste condizioni si applicano a tutti gli apparecchi acquistati presso un punto vendita o su Internet per scopi ricreativi. Tuttavia, soprattutto nei quartieri residenziali, è opportuno osservare il rispetto della sfera privata: i vicini non amano che un drone sorvoli il loro giardino. Si consiglia pertanto di utilizzare il proprio multicottero laddove non arrechi disturbo a nessuno. Occorre, inoltre, tener sempre presente che i Cantoni o i Comuni possono applicare ulteriori restrizioni.

 

Secondo il nuovo regolamento droni Europeo, non si dovrà più superare la visita medica aeronautica.

Per i droni sotto i 250 grammi se ad uso ricreativo non serve nulla. I detentori di droni di peso maggiore a 250 g dotati di una telecamera o in grado di trattare dati personali saranno soggetti all’obbligo di immatricolazione.

 

L’assicurazione è obbligatoria per qualsiasi tipo di drone per qualsiasi uso.

È possibile effettuare riprese esterne nell’ambito delle operazioni critiche se si rispettano le limitazioni applicabili agli scenari “standard”. Nell’ambito delle riprese interne il Regolamento Mezzi Aerei a Pilotaggio Remoto non è applicabile, salvo il divieto di sorvolo di assembramenti.

 

No, non esiste un brevetto o un certificato federale per pilotare droni in Svizzera.

Informazioni sulle formazioni

No, assolutamente no, i nostri corsi integrano molte applicazioni professionali e preparano i suoi partecipanti alle negoziazioni piuttosto che al pilotaggio.

Attualmente bisogna aggiornare il proprio attestato di competenze ogni 5 anni.

No, perché i nostri droni sono predisposti in doppio comando. Si è possibile su richiesta (contattaci).

Il corso prevede un minimo di 5 partecipanti, ma a seconda delle necessità possiamo organizzare il corso individualmente!

Definizioni ed Abbreviazioni

«aeromobile senza equipaggio». Ogni aeromobile che opera o è progettato per operare autonomamente o essere pilotato a distanza, senza pilota a bordo.

«sistema aeromobile senza equipaggio». Un aeromobile senza equipaggio e il suo dispositivo di controllo remoto.

«pilota remoto». Persona fisica responsabile della condotta sicura del volo degli UAV, che ne manovra manualmente i comandi di volo o, se l’UAV è in volo automatico, che ne monitora la rotta mantenendosi in condizione di intervenire e modificare la rotta in qualsiasi momento.

«Volare a vista». Indica la condizione di volare a vista.

Operazioni condotte ad una distanza che non consente al pilota remoto di rimanere in contatto visivo diretto e costante con il mezzo aereo, che non consente di gestire il volo, mantenere le separazioni ed evitare collisioni.

«Vista in prima persona». Ovvero pilotare il proprio drone dalla prospettiva della telecamera di bordo.

«massa massima al decollo». La massa massima dell’UAV, compreso il carico e il carburante, definita dal fabbricante o dal costruttore, alla quale è possibile far funzionare l’UAV.

Il termine SORA è l’abbreviazione di «specific operations risk assessment» e comprende il metodo utilizzato sistematicamente per valutare il rischio di operazioni con i droni soggette ad autorizzazione. Per tutte le operazioni con i droni il cui rischio non viene valutato né secondo uno STS né con una PDRA, occorrerà richiedere la valutazione SORA, che sarà specifica per ogni operazione di volo pianificata.

Anche la PDRA (pre-defined risk assessment), vale a dire la valutazione del rischio predefinita, proprio come lo scenario standard, intende semplificare la procedura per l’ottenimento dell’autorizzazione, in quanto la classificazione del rischio SAIL (sulla base del metodo per la valutazione del rischio SORA) è già stata effettuata. Le PDRA servono, tuttavia, al rilascio di autorizzazioni per le operazioni con i droni più complesse. Le PDRA sono state sviluppate dall’AESA sulla base delle operazioni con i droni più comuni e recepite da tutti gli Stati membri.

Un certificato di operatore UAS leggero (LUC) è un certificato di approvazione dell’organizzazione. Gli operatori di droni possono chiedere all’Autorità aeronautica nazionale di registrazione di far valutare la loro organizzazione per dimostrare che sono in grado di valutare essi stessi il rischio di un’operazione. I requisiti che devono essere dimostrati dagli operatori di droni sono definiti nella Parte C del Regolamento (UE) 2019/947. Quando la National Aviation Authority sarà soddisfatta, rilascerà un certificato di operatore UAS leggero (LUC) e assegnerà privilegi agli operatori di droni in base al loro livello di maturità. I privilegi possono consentire all’organizzazione di autorizzare le operazioni senza richiedere un’autorizzazione.

Le competenze di EASA, istituita dall’Unione Europea con il Regolamento (CE) n.1592/2002, sostituito dal Regolamento (CE) n.216/2008, attengono alla definizione di massimi livelli comuni di sicurezza e di protezione ambientale per quello che riguarda il settore dell’aviazione civile.

«categoria aperta». Una categoria di operazioni UAV definita all’articolo 4 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/947.

«categoria specifica». Una categoria di operazioni UAV definita all’articolo 5 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/947.

«categoria certificata». Una categoria di operazioni UAV definita all’articolo 6 del regolamento di esecuzione (UE) 2019/947.

Una marcatura mediante cui il fabbricante indica che il prodotto è conforme ai requisiti applicabili indicati nella normativa di armonizzazione dell’Unione che ne prevede l’apposizione.

Informazioni app DJI GO

Sì, basta premere Live Streaming: per abilitarlo, tutto ciò che devi fare è scegliere la tua piattaforma preferita e accedere al tuo account, quindi seguire le istruzioni visualizzate.

Grazie allo stato del sistema; questa barra sarà di tre colori: rosso, giallo o verde. Se la barra è verde, significa che hai una forte connessione GPS ed è sicuro volare. Se è giallo, significa volare con cautela poiché il drone potrebbe essere in modalità ATTI, il che significa che non ha abbastanza segnale GPS per mantenere una posizione stabile. Infine, se la barra è rossa, significa che il drone non può volare e ti chiederà di agire per risolvere questa situazione.

Sono tre:

  • modalità di posizionamento ( modalità P )
  • Attitude o ATTI mode (A-mode)
  • Modalità Sport (modalità S)

Sì, in tre modi:

  • Modalità fluida 720p 60fps;
  • Modalità normale 720p 30fps;
  • HD 1080p 30fps

RTH mode consiste nella funzione Return To Home, oggi presente solo nei droni dalla fascia di prezzo media in su. Grazie alla modalità Return To Home (tradotto letteralmente con ritorno a casa) il drone è in grado di fare autonomamente ritorno alle coordinate dalle quali è decollato.

I valori EXP riflettono la relazione logica tra i movimenti della levetta di controllo che effettui e la reazione dell’aeromobile. L’asse X rappresenta quanto viene premuta la levetta e l’asse Y rappresenta la quantità di reazione del velivolo in base al valore EXP regolato.

Sì, si possono modificare l’assetto, il freno e la fine del punto di imbardata.

In questa modalità, la fotocamera rimarrà stabile e manterrà l’orizzonte.

Orienta il gimbal con il movimento del drone. Quindi, quando cambi l’orientamento del drone, la vista della telecamera si sposterà con essa.

L’abilitazione fa muovere la fotocamera con la levetta di imbardata. Questo aiuta a rendere i video più fluidi quando si sposta la levetta di imbardata.

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Categoria Specifica EASA

Scenari IT-STS 01/02 e STS EU

Corso Online Tramite Piattaforma Zoom
Fonia per Comunicazione Aeronautica (1g)
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Pratica di Volo Drone sul campo (1g)
Ottenimento attestato Scenari IT-STS 01/02 e STS Europeo

Prossimamente inizieranno i corsi

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